I quattro stadi dello sviluppo della dentizione dei bambini
Come avviene lo sviluppo della dentatura umana? Lo abbiamo chiesto al dott. Giuliano Maino, Presidente Nazionale della Società Italiana di Ortodonzia Italiana (SIDO).
“La nascita e la crescita dei denti è un complesso e mutevole processo biologico – afferma Maino -. Risulta fondamentale il primo anno di vita e in particolarmente i primissimi sei mesi. Durante questo periodo vi è una rapida crescita dei due ossi mascellari che danno la configurazione del palato e della mandibola. I primi denti decidui che compaiono sono gli incisivi centrali inferiori che fuoriescono solitamente nei primi 6-10 mesi. Fanno seguito gli incisivi centrali superiori e quelli laterali superiori. Gli ultimi a comparire sono i secondi molari inferiori e superiori che nascono intorno ai primi 23-33 mesi. Lo sviluppo dell’intera dentizione avviene in quattro diversi stadi”. Ecco quali sono:
• La prima dentizione: inizia con la fuoruscita del primo dente che di solito avviene attorno ai 6 mesi. Termina verso i 6-7 anni con l’eruzione del primo dente permanente
• La dentizione mista: va dai 6 ai 12 anni quando sono presenti in contemporanea sia denti decidui che permanenti
• La dentizione permanente: tutti i denti decidui sono caduti, il secondo molare permanente è erotto od in fase di eruzione, mentre il dente del giudizio non è ancora erotto
• La dentizione dell’adulto: tutti i denti permanenti sono erotti e il processo di crescita eruttivo è completato. Non sempre il dente del giudizio è presente in arcata
“Come Società Scientifica consigliamo a tutti i bambini di sottoporsi alla prima vista odontoiatrica intorno ai 4-5 anni – aggiunge il Presidente della SIDO -. In questa fase della vita umana la dentatura decidua è oramai matura e quindi possiamo già individuare e correggere eventuali problematiche. Come per molte altre discipline mediche anche in odontoiatria è fondamentale riuscire ad intervenire il prima possibile. Possiamo infatti così evitare molti disturbi successivi ai nostri giovanissimi pazienti”.
