Un’introduzione agli apparecchi ortodontici

7 Giugno 20170
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Ci sono vari tipi di apparecchi ortodontici, cioè apparecchi per allineare i denti, e ognuno è adatto alle esigenze specifiche del paziente.

Vista la confusione, vista la pubblicità, visto internet, con questo articolo ci sentiamo di lanciare subito un primo messaggio importante: non tutto va bene per tutto! Lo scopo di questo argomento vuole essere fare chiarezza nel mare magnum di informazioni che l’utente e il paziente ricevono, senza che possano valutarne davvero la veridicità.

Ma arriviamo al punto: l’apparecchio ortodontico è un dispositivo medico con il quale l’ortodontista (il medico specializzato in questo tipo di trattamenti) riesce ad allineare i denti, al fine di ottenere una masticazione corretta, una migliore igiene orale e una migliore estetica del sorriso.
Vediamo insieme quali sono i due tipi di apparecchi ortodontici.

Apparecchi ortodontici fissi

Vengono usati per curare disallineamenti, in quanto riescono a spostare i denti nella direzione voluta dall’ortodontista.
Tecnicamente, l’apparecchiatura di tipo fisso consente al clinico la gestione della posizione dei singoli elementi dentali o di movimenti di gruppo con massima precisione. Essa è appositamente progettata per trasmettere le forze nel modo più efficiente possibile; si posiziona su tutti gli elementi dentali permanenti, esclusi i terzi molari, ed è costruita da quattro componenti base: bande, bracket, archi e legature.

Le bande, realizzare come fasce circolari di acciaio che circondano l’elemento dentale a livello dell’equatore, fungono da supporto sul quale è saldato il bracket.
Sono attualmente utilizzate solamente per gli elementi posteriori, dove i carichi masticatori sono più elevati.

I bracket costituiscono la parte statica dell’apparecchiatura; sono posizionati a livello coronale e assolvono la funzione di trasmissione della forza sull’elemento dentale. Forma, dimensione e materiale di composizione possono variare a seconda della tecnica utilizzata e dell’elemento dentale sul quale sono posizionati.

Gli archi costituiscono le strutture flessibili dell’apparecchiatura. Sono componenti meccaniche rimovibili aventi una sezione di base inferiore rispetto al loro asse longitudinale. Esercitano forze attive sugli elementi dentali e sono alloggiati all’interno degli slot. Si differenziano per sezione, dimensione e lega metalliza; la variazione di questi parametri influisce notevolmente sulle caratteristiche fisiche del filo.

Apparecchi ortodontici mobili

Gli apparecchi mobili sono principalmente utilizzati in ortodonzia intercettiva per modificare abitudini errate e comportamenti scorretti (ad esempio il succhiamento del dito) durante l’età evolutiva.
Gli apparecchi mobili funzionali influiscono positivamente sulla crescita e sullo sviluppo, agendo sia sulla componente ossea che muscolare. Sono preparati direttamente in laboratorio, in collaborazione a una conoscenza più approfondita dell’apparato stomatognatico.


Prossimamente conosceremo meglio insieme quali sono alcuni tra i più diffusi di questi apparecchi. Sottoscrivi la newsletter per restare aggiornato sul tema!

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